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Un esempio si è avuto nel secolo scorso. Un antico Dio della tempesta Wotan, si risvegliò, il rito protestante non offri protezione sufficiente e così Wotan poté penetrare e "afferrare" i popoli, che furono presi da una strana euforia generale, solo alla fine Wotan mostrò i suoi piani, e l'Europa fu ridotta in macerie. Wotan è un Dio minore, vive nella psiche scandinava.
L'Anticristo è la somma dei lati oscuri dei popoli cristiani. Il finale dovrebbe risultare ancora più drammatico.
L'abolizione delle frontiere a cui assistiamo è un riflesso dell'abolizionene delle frontiere della psiche.
Superare la linea di confine tra l'uomo e Dio è un percorso individuale, che si compie per vocazione o necessità. Esporre un intero popolo a queste forze creatrici e distruttrici di mondi porterebbe il caos, chi potrà reggere il confronto con Dio? Terribile sarà cadere nelle mani del Dio vivente.
Senza Cristo, i peccati non ci saranno più perdonati, ognuno dovrà pagare per le proprie colpe secondo le antiche leggi. Questo obbligherà a crescere, ma sarà doloroso, a volte mortale.
Giacché oltre quella linea di confine, che separa l'uomo da Dio, non è più possibile violare la legge impunemente.
Nel caos è il seme di un nuovo ordine. Forze ordinatrici si mettono in moto, da noi raffigurate come Messia, Salvatore. Immaginarsi il Cristo come profugo, che viene da lontano, ha una sua verità psicologica. Oltre confine vi è L'Anticristo, ma anche il Cristo.
Per consentire il ritorno di Cristo è necessario uccidere il cristianesimo, ovvero, abolire il sigillo eucaristico.
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