Nietzsche: “In un angolo remoto dell’universo scintillante e diffuso attraverso infiniti sistemi solari c’era una volta un astro, su cui animali intelligenti scoprirono la conoscenza. Fu il minuto più tracotante e più menzognero della storia del mondo: ma tutto durò soltanto un minuto. Dopo pochi respiri della natura, la stella si irrigidì e gli animali intelligenti dovettero morire. Quando tutto sarà finito, non sarà avvenuto nulla di notevole”.

sabato 14 gennaio 2012

Nave da crociera si incaglia su Isola del Giglio



Aggiornamenti a fondo pagina

Non so nulla di navigazione,  ma mi chiedo con tutti i sistemi moderni di navigazione, satellitari ecc.  Come si fa a sbattere sopra un isola, senza che suoni un allarme? O il computer di bordo dica qualcosa?
Non parliamo di uno scoglio in mezzo al mare, ma di un'isola.
Niente maltempo o avarie, ed isola ben visibile di notte.
















Guardate un po dove è andata ad incagliarsi.




un commento dalla rete e saranno tantissimi:

Io sono skipper dal 1976 ed ho navigato sia con barche a motore che a vela anche molto grandi ed ho visto incidenti stranissimi ho portato in salvo gente e barche che hanno avuto avarie di vario tipo ma questo della costa per me è il più strano perchè dalle foto pare che la nave sia troppo sotto costa e vorrei sapere l'ecoscandaglio o il radar cosa dicono.
http://www.reggionline.com/it/2012/01/14/tragedia-al-giglio-affonda-nave-da-crociera-sei-morti-10254



Ai microfoni di Sky Tg24, ha raccontato che, secondo quanto le hanno riferito alcune fonti, la nave era «7 miglia fuori dalla propria rotta» al momento della tragedia.






Io  ho pensato a questo.......
L’aeroporto internazionale di Tampa ha chiuso una delle piste d’atterraggio .
Lo scenario, fra fisica e fantascienza, richiama alla memoria la trama del romanzo «The Core» di Paul Preuss che nel 2003 il regista Jon Amiel portò sul grande schermo con l’omonimo titolo, raccontando la scelta del presidente degli Stati Uniti di fare esplodere degli ordigni nucleari nel magma terrestre per riattivare la rotazione terrestre misteriosamente bloccata. Non siamo certo a tali scenari apocalittici ma le prime scene di quel film, con stormi di uccelli morti che cadevano dal cielo e aerei che precipitavano all’improvviso hanno a che vedere con gli stessi motivi che hanno spinto le autorità dell’aeroporto internazionale di Tampa in Florida a chiudere una delle principali piste d’atterraggio, spiegandone i motivi con dovizia di dettagli.

Il motivo, come hanno sottolineato i portavoce dello scalo, è che «il Polo Nord magnetico si è spostato dal Canada verso la Russia di circa 40 miglia» - 64,3 km - ad una velocità «più alta del solito» e di conseguenza devono essere ricalcolati circa cento pannelli e quaranta segnali che guidano gli aerei in fase di atterraggio. Se infatti il Polo Nord geografico è un punto convenzionale fisso stabilito sulle mappe, quello magnetico è in continuo spostamento fra il Canada e la Siberia e la sua posizione serve a orientare i piloti degli aerei proprio come una semplice bussola.


L’idea che i piloti dei jet commerciali adoperino ancora bussole magnetiche nell’era del Gps via satellite può sembrare anomala ma in attesa di modifiche della strumentazione di bordo delle maggiori compagnie civili l’aeroporto non ha avuto alternativa che ordinare il blocco dell’uso di una pista.
articolo completo http://www.eugeniosiragusa.com/t864-il-polo-si-sposta-troppo-velocemente-aerei-e-uccelli-in-tilt

il film "The Core"



Tranquilli non è nulla di tutto questo....sapete come vanno certe cose, c'è la festa, si beve un po e patapunfete la nave ti finisce sull'isola...........


Aggiornamento:
       
     L'avevo detto per scherzo "si beve un po e patapunfete".   Non immaginavo che al comando di una nave come quella potesse esserci uno tanto incosciente.  E se pure fosse ci sono altri ufficiali.
Pensavo che per arrivare in una posizione come quella fosse necessario superare una dura selezione.
E invece no.   Pure il mito della marina italiana è caduto.  L'Italia dei raccomandati non risparmia nessun settore.
In una telefonata il comandante avrebbe chiesto all'ex commodoro Palumbo " Ma qui c'è acqua...?"
Questo nemmeno un canotto poteva portare.

In rete gira la teoria complottista, dell'affondamento "simbolico" per mandare un messaggio.
Come fine della "concordia"  in Europa. ecc. ecc.
E più facile credere in questo, che nel comandante raccontato dai giornali.....

Tuttavia non nego il sincronismo significativo.




Aggiornamento:


Finalmente dopo il massacro mediatico giungono pure le ragioni del comandante che attenuano la figura raccontata dai giornali.

"Conosco quali forze si scatenano quando si parla male degli altri......."  C. G. Jung

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/439254/

http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/22/news/costa_inchino-28555394/

A chiedere l'inchino sarebbe stata la compagnia.
Resta però la bravata tra i comandanti a chi si avvicina di più alla costa.

Sul ritardo nell'evacuazione, trovo giusto ciò che dice il comandante, "non puoi fare evacuare una nave che poi non affonda", si crea panico e ci scappa il morto, e poi ci sarebbero i 10.000 euro che la compagnia deve sborsare, e quindi ci sono ovvie pressioni affinché si eviti questo.

Ha indirizzato la nave per arrivare più sotto possibile alla costa per far scendere i passeggeri.
Dalle immagini inizialmente sembrava che quello fosse il luogo di impatto,   invece è avvenuto più a largo.


A proposito degli inchini. Ricordo di aver visto, tempo fa, una nave da crociera vicino alla costa sorrentina,  era veramente molto vicina,  non più di 200 metri, come nella foto.


Il TGCOM continua imperterrito:  "Schettino inguaia la compagnia", come se fosse colpevole per dire la verità.

Il secolo XIX ci dice perché è più facile massacrare un solo uomo piuttosto che un'intera compagnia, e rende giustizia al comandante.

   Grosseto - La verità di Schettino sta venendo a galla, dopo essere naufragata anch’essa, e sta acquistando un’impensata credibilità. Però collide con quella di Costa Crociere, e il perché è molto semplice: se la magistratura accerterà che si è perso tempo per volontà dell’armatore, il messaggio alla clientela sarà devastante. Nessuno si fiderà più a salire su una nave che viene considerata più importante della vita umana. Costa rischierebbe il fallimento. Se invece sarà dimostrato che Schettino è il mostro dipinto i primi giorni, un esibizionista incapace e vigliacco, sarà lui a non risollevarsi più: dovrà risarcire i danni e finirà i suoi giorni come un appestato. Naturalmente questa seconda ipotesi è molto meno inquietante, perché riguarda una sola famiglia e non mette a repentaglio né un business miliardario né migliaia di posti di lavoro.


Schettino ha rivendicato con forza la paternità della manovra che ha condotto la nave sulla secca: «Ho virato di dieci gradi a dritta, ma la nave ha preso lo scoglio di poppa. Allora ho controvirato di dieci gradi e messo la nave al traverso, bloccando i timoni. C’era grecale, l’unica cosa da fare era fare vela con lo scafo in modo che la nave si girasse. Se non fossi riuscito a portarla sugli scogli sarebbe andata al largo, perché non era più governabile, e si sarebbe inabissata».

L’ABBANDONO NAVE. Nel verbale si legge che Schettino è scivolato sul tetto di una scialuppa: «La nave era inclinata di settanta gradi, non potevo risalire. Quando sono stato soccorso da una lancia della guardia di finanza, e ho chiesto di risalire a bordo, mi è stato detto che l’ordine era quello di portare tutti a terra e non si poteva perdere tempo». Attenzione: nel codice di navigazione internazionale il comandante può abbandonare la nave prima degli altri se questo serve ad accelerare le operazioni.


L'Errore:
«Gli strumenti mi davano gli scogli a duecento metri», dice Schettino: «Poi ho visto l’onda frangere e ho capito». 



I Giornali riportavano una conversazione in cui il comandante diceva "Qui C'è Acqua?"
e invece no, era un'affermazione, "Qui ho acqua".
Aveva i  radar che gli battevano gli scogli e stava tranquillo.



Parallelamente si ridimensiona il ruolo di "eroe" di De Falco, che ha già ricevuto un encomio solenne dal governo, ma temo che quando si chiarirà la situazione dovranno ritirarlo.

Dopotutto la telefonata a Schettino avviene dopo tre ore dall'incidente.
Ce ne è voluto di tempo per accorgersi di una nave da crociera alla deriva finita sugli scogli.
Sospetta, anche la rapida diffusione della "famosa telefonata".





"Io navigavo a vista perché conoscevo quei fondali visto che ci ero già passato tre o quattro volte, ma la presenza di quello scoglio mi ha sorpreso".











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